19^ Biennale Architettura di Venezia

Oggi, con un permesso speciale, ho avuto l’opportunità di assistere all’anteprima della 19ª Biennale Architettura di Venezia, che aprirà ufficialmente domani, 10 maggio 2025, e resterà aperta fino al 23 novembre 2025. È importante sottolineare che non si tratta della Biennale d’Arte – che si terrà l’anno prossimo – bensì di una mostra interamente dedicata all’architettura.

Per chi non è esperto del settore, alcune esposizioni dei padiglioni nazionali, soprattutto quelli ai Giardini, potrebbero apparire astratte – o persino noiose. Come spesso accade, l’esperienza più coinvolgente si trova all’Arsenale, e in particolare nella sezione delle Corderie.

L’edizione di quest’anno pone una forte enfasi sul cambiamento climatico. Tuttavia, propone una visione piuttosto unilaterale: quella secondo cui l’uomo sarebbe l’unico responsabile della crisi ambientale in atto, senza considerare che il clima è sempre stato un processo dinamico nella storia della Terra. La mostra si apre con un contrasto netto e sorprendente: l’aumento delle temperature globali a fronte del calo della popolazione mondiale. Questa è la realtà concreta con cui gli architetti devono confrontarsi in un’epoca che richiede un adattamento radicale.

Da qui, come spiega il curatore Carlo Ratti, i visitatori attraversano tre ambiti tematici: Natural Intelligence, Artificial Intelligence e Collective Intelligence.

Non ho ancora avuto modo di esplorare i numerosi eventi collaterali sparsi per Venezia, ma se dovessi scoprire qualcosa di interessante, non mancherò di scriverne!

La Venezia dell'archivio del conte Primoli

Le foto scattate nel 1889 a Venezia dal conte Primoli ci mostrano una città quasi uguale nell’architettura, eppure molto diversa.

Sestiere Cannaregio, oggi e nel 1889. Bagno nel canale

Sestiere Cannaregio, oggi e nel 1889. Bagno nel canale

Ho avuto recentemente la possibilità di sfogliare un libro di immagini di Venezia scattate nel lontano 1889, tratte dall’archivio Primoli. Si tratta di una preziosissima raccolta di immagini scattate dal conte Giuseppe Primoli che ci mostrano com’era la vita a Venezia alla fine del XIX secolo.

Sestiere Castello, oggi e nel 1889. Famiglia nella cappella.

Sestiere Castello, oggi e nel 1889. Famiglia nella cappella.

Sestiere Santa Croce oggi e nel 1889.

Sestiere Santa Croce oggi e nel 1889.

Ne ho scelte alcune e dopo un’attenta ricerca per capire dove fossero state scattate (la didascalia spesso indicava solo in modo molto generico tipo: “Bagno nel canale” oppure “Famiglia nella cappella”), sono andato a scattare nello stesso luogo, con la stessa inquadratura e cercando di usare le stessa lunghezza focale

I luoghi sono (quasi) rimasti immutati, mentre manca completamente la vita di strada. Adesso, quando ripasso negli stessi luoghi, mi sembra di sentire le voci, di vedere i movimenti e la vita che era stata immortalata dal conte Giuseppe Primoli.